Fonte: Scheda Istituto Regionale Ville Venete | VE 144 - Irvv 00001130 - Ctr 106 so | Leggi pdf
* * *
Fonte: Scheda Istituto Regionale Ville Venete | VE 145 - Irvv 00001121 - Ctr 106 so | Leggi pdf
* * *
Galleria sfogliabile: casa.it/immobili/49077152
Fonte: Scheda Istituto Regionale Ville Venete | VE 146 - Irvv 00001122 - Ctr 106 so | Leggi pdf
culturaveneto.it/it/beni-culturali/ville-venete/5d935859ac5c3fddcc274033
* * *
Fonte: Scheda Istituto Regionale Ville Venete | VE 147 Irvv 00001125 - Ctr 106 so | Leggi pdf
* * *
Fonte: Scheda Istituto Regionale Ville Venete | VE 148 Villa De Marchi Nardari Meolo - Irvv 00001101 - Ctr 106 so | Leggi pdf
* * *
Fonte: Scheda Istituto Regionale Ville Venete | VE 149 Villa De Marchi Vio Meolo - Irvv 00001128 - Ctr 106 so | Leggi pdf
* * *
Fonte: Scheda Istituto Regionale Ville Venete | VE 150 Palazzo Del Maschio Meolo - Irvv 00001126 - Ctr 106 so | Leggi pdf
* * *
Fonte: VE 151 Ca' Corner, Folco, Dreina Meolo - Irvv 00001124 - Ctr 106 so | Leggi pdf
* * *
Fonte: VE 152 Villa Lorenzon, De Marchi, Dal Ferro Meolo - Irvv 00003003 - Ctr 106 so | Leggi pdf
* * *
Fonte: VE 153 Palazzo Malipiero, Marini Meolo - Irvv 00001127 - Ctr 106 so | Leggi pdf
* * *
Fonte: VE 154 Villa Bilanovic Meolo - Irvv 00001123 - Ctr 106 so | Leggi pdf
* * *
Fonte: VE 155 Villa Piovesan - Zanin Meolo - Irvv 00001120 - Ctr 106 so | Leggi pdf
* * *
Fonte: VE 156 Villa Priuli Meolo - Irvv 00001100 - Ctr 106 so | Leggi pdf
* * *
Fonte: VE 157 Villa Vendrame Meolo - Irvv 00001099 - Ctr 106 so | Leggi pdf
Galleria sfogliabile: casa.it/immobili/48605383
* * *
[ Foto | In preparazione ]
Fonte: VE 562 Resti di ca' Malipiero, Longhetto Meolo - Irvv 00006419 - Ctr 106 so | Leggi pdf
* * *
[ Foto | In preparazione ]
Fonte: VE 563 Barchessa Marion Meolo - Irvv 00006420 - Ctr 106 so | Leggi pdf
* * *
Fonte: VE 564 Barchessa Vio - Meolo - Irvv 00006421 - Ctr 106 so | Leggi pdf
Il complesso [immerso in un parco giardino che si sviluppa a sud-ovest] […] si presenta come la somma di due volumi a pianta rettangolare con orientamento nord-sud; il corpo orientale, a uso residenziale, risulta leggermente più basso del secondo a occidente, verosimilmente pensato in origine con funzione di deposito agricolo. Entrambi sono coperti da un tetto a due falde.
Il corpo principale presenta la facciata meridionale arricchita da un intonaco marmorino bicromo, bianco e cocciopesto che, inserito in una maglia regolare di quadrati a costituire una decorazione romboidale, si può far riferire al trattamento lapideo dei prospetti principali di Palazzo Ducale a Venezia. […] Sul suo fronte, inoltre, si aprono tre arcate a tutto sesto che immettono in una loggia conservatasi ancora affrescata, le cui immagini si riferiscono a vicende legate alla Serenissima, come testimonia, tra l’altro, la presenza del leone alato. Alle arcate corrispondono, seppur non in asse, nel secondo livello, quattro aperture con architrave a piattabanda. L’edificio è concluso da una cornice in cotto a più fasce, tra le quali una a elementi geometrici triangolari.
Il secondo corpo, privo di decorazione esterna, è caratterizzato da cinque arcate a tutto sesto a doppia altezza, con pilastri rinforzati da contrafforti a scarpa.
Il Centro di Documentazione Storico-Etnografica del Veneto Orientale "Giuseppe Pavanello" ricerca, raccoglie e archivia documenti, testimonianze e oggetti che raccontano la storia e l'evoluzione di Meolo e del suo territorio [facebook.com/centropavanello].
La storia del Centro di Documentazione inizia nel 1989 con la costituzione di un Gruppo Archeologico L'associazione si impegna, collaborando con la Soprintendenza, in una ricerca archeologica di superficie nella bassa pianura tra Sile e Piave, indagine che produce, nel giro di pochi anni, un complesso di informazioni che gettano una luce totalmente nuova sulla antichità di questo territorio, dalle fasi più antiche del suo popolamento (Mesolitico) alla organizzazione insediativa, produttiva e viaria di età romana. Nel 1991 viene pubblicata una prima mappa archeologica che colloca nei territori di Meolo, Musile, Roncade, Monastier, decine di siti archeologici. In sei di questi siti vengono individuate e indagate altrettante strutture di età romana, tra le quali due ponti sulla via Annia (a Marteggia e a Millepertiche) e la ipotizzata area sacra, dalla quale proviene il disco in lamina di bronzo lavorata a bulino e a sbalzo, con una raffigurazione di Reitia, divinità dei Veneti antichi. I reperti più significativi vengono raccolti in una esposizione permanente, e l’ insieme della documentazione è ripresa ed elaborata criticamente in una alcune tesi di laurea.
Da questa ricerca, con la collaborazione del Comune, della provincia di Venezia e della Regione, nascono due progetti di Mostra permanente: l'esposizione dei materiali dell'edilizia storica che ripropone i materiali da costruzione provenienti dagli scavi accennati, e "Il percorso della memoria" incentrato sul tracciato dell'Annia tra Sile e Piave.Dal 1998 l'associazione ha iniziato una ricerca di storia orale e fotografia, che riprende anche i precedenti temi del rapporto tra archeologia, uomini e territorio, ricerca condotta con la registrazione audio-video di interviste a testimoni delle grandi trasformazioni sociali ed economiche del Novecento.
Questa ricerca ha prodotto, ad oggi, circa 200 ore di registrazione, la digitalizzazione di alcune migliaia di foto, e alcuni cortometraggi. Il centro di documentazione, oltre a produrre mostre ed altri eventi pubblici sui temi delle proprie ricerche, ha collaborato a pubblicazioni, riviste, mostre, documentari televisivi, ricerche di studiosi e studenti.
Parte importante in tutto questo percorso ha avuto il rapporto con la scuola locale, con la quale si sono costruiti percorsi didattici e corsi di aggiornamento per insegnanti.
Recentemente è iniziata la pubblicazione periodica di un “libro da strada”, cioè la collocazione nel territorio comunale di una rete di totem con i quali segnalare le presenze significative (o perdite su cui meditare) del locale patrimonio culturale e ambientale.Oggi nella nuova sede di Meolo, il Centro è impegnato a costruire un luogo di incontro e di scambio culturale ed umano condiviso dai cittadini; luogo definito come un "museo", fatto non solo di oggetti, ma anche di idee, di questioni, che guarda ai mutamenti in atto, e cerca di rappresentare la molteplicità delle memorie presenti nella nostra società.
Fonte della foto: images.nital.it/nikonschool |
© 2024 am+