Nel 2012, Il Dialogo ha ospitato nei numeri di settembre e ottobre uno schietto confronto tra Fulgenzio Zulian, già sindaco della città di Oderzo dall'aprile 1987 al giugno 1993, collaboratore del periodico parrocchiale, e Toni Bellis, professionista molto conosciuto e stimato in campo edilizio e urbanistico, i quali peraltro condivisero l'unica breve esperienza amministrativa di centro-sinistra conosciuta da Oderzo.
Il dibattito era innescato da una lunga lettera critica inviata durante l'estate da Bellis in risposta alle argomentazioni che Zulian aveva sostenuto a giugno sul Piano regolatore e le perequazioni urbanistiche dell'amministrazione Dalla Libera - che nel 2006 aveva interrotto le amministrazioni leghiste succedutesi dal giugno 1993 - in quel caso i lavori avviati al Foro Boario ed al Piazzale della Vittoria in perequazione all'allora costruendo supermercato sulla Postumia.
Nell'analisi e nella valutazione di quegli atti e quei fatti contingenti, si riaffacciava anche una sequela di "stravolgimenti" operati nel recente passato (dagli anni '50 in poi) della forma urbana del centro storico e delle sue aree concentriche, nonché delle zone produttive industriali e commerciali in rapporto al territorio agricolo.
Grazie all'apporto della forte soggettività dei due interlocutori, ne risulta un interessante riassunto di storia (dell'uso o spreco?) del territorio che - anche a distanza d'anni - merita una rilettura e una "rimessa a fuoco", soprattutto per chi intende cominciare a storicizzare anche le vicende politiche e amministrative e i loro protagonisti.
Il volto della città nelle trasformazioni dal 1864 agli anni '80 del Novecento in una galleria di stampe e cartoline ricavata dal web.
In vendita su empori come ebay e altri, sono proposte molte cartoline d'epoca o stampe-incisioni che hanno come soggetto paesi, città e vedute del nostro territorio. Siccome le riproduzioni digitali per mostrarne le caratteristiche decadono dalla vetrina di vendita in caso di acquisto od esaurimento dell'oggetto, crediamo opportuno archiviarle nel nostro sito, per mantenerne una visibilità più duratura.
Con tali immagini generalmente libere da copyright si può comporre un'antologia che documenta (senza pretese di completezza) aspetti storici, urbanistici, paesaggistici, naturali e persino di costume (abbigliamento degli abitanti, tipologie di attività lavorative o commerciali...) e rende manifeste per contrasto le modificazioni intervenute da allora ad oggi.
La datazione riportata è quella dichiarata dal venditore. Non si può escludere che talvolta sia errata o imprecisa. Nelle cartoline viaggiate si può ricavare l'anno di circolazione dalle date apposte dai mittenti o dagli annulli postali. Più incerta rimane l'estrapolazione dell'anno di pubblicazione. Non sono infrequenti esemplari stampati molto antecedentemente che hanno viaggiato molti anni dopo.
Dagli anni Sessanta ...
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