Gina Roma, Autoritratto a matita, 1933
La selezione fotografica del volume Gina Roma. Era scritto nelle stelle..., dove s'incontrano numerosi ritratti fotografici dell'artista, si conclude intenzionalmente con dieci suoi Autoritratti: i primi (a sanguigna del 1932 e a matita del 1933, sopra riprodotto), un'incisione del 1946, Gina che si pettina del 1955, altri successivi oli su tela come Autoritratto con tavolozza e Autoritratto con gatto e canarini, poi un altro a tecnica mista del 1958 appaiato con l'Autoritratto celeste, per finire con l'olio su tela Un giorno felice del 1996 e un ultimo a tecnica mista.
Luigina Bortolatto, commentando questa scelta di artista allo specchio da lei suggerita, esprime il giudizio che la pittrice, rappresentando se stessa, abbia sempre aspirato «a sostituire le proprie qualità morali alla descrizione dell'aspetto fisico», ma senza perdersi in narcisismi simbolistici.
«L'Autoritratto celeste, severo e penetrante, manifesta le condizioni di una vita intellettuale e psichica di particolare rtilievo. Quando l'artista si pettina o regge la tavolozza tra le mani, pare ripercorrere la storia dell'autoritratto non solo italiano, con freschezza e ingenuità mai superficiali. Nella drammatizzazione la tavolozza, strumento del mestiere, non ha funzione di mezzo di promozione o autocelebrazione, allude piuttosto allo svolgersi delle giornate dove trovano posto il sentimento e l'amore per la natura. Nessuna provocazione esibizionistica è affidata a Un giorno felice del 1996. Il disagio esistenziale è consapevolezza dell'esistere che non può annullare l'intensità vibrante né l'accesso simultaneo di eventi in una visione panoramica. Questa forma di mitizzazione della realtà, mai duello con la natura grande madre di sensazioni, significa interpretazione interiorizzata di una profonda malinconia» (Luigina Bortolatto, Ritratti fotografici di Gina: un modo fluido di incontrare l'altra sua realtà, in Gina Roma. Era scritto nelle stelle... , cit., pp. 13-14).
1948
Gina Roma, Figura femminile pensosa
1949
Gina Roma, (Figura femminile seduta)
1950
Gina Roma, Ragazza alla finestra
1950
Gina Roma, (Figura femminile seduta)
1951
Gina Roma, Bambini con gabbia
1955
Gina Roma, Studio di nudo femminile
1955
Gina Roma, [Senza titolo]
1955
Gina Roma, Case in autunno
1955-56
Gina Roma, [Senza titolo]
1956
Gina Roma, Paesaggio
1957
Gina Roma, Inverno
1957
Gina Roma, Natura morta, il tavolo rotondo
1957
Gina Roma, Case lungo il fiume
1963
Gina Roma Chiaro di luna
1964
Gina Roma, Fioritura
1974
Gina Roma, [Senza titolo]
1974
Gina Roma, Figure
1979
Gina Roma, Bosco
1989
Gina Roma, Alla sera nel vigneto
1995
Gina Roma, Giardino
1995
Gina Roma,I pontieri sul Monticano
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1983
Gina Roma, Riede
1997
Gina Roma, Chi riede a Zubiana
Bozzetto Affresco (dettaglio), cm 179 x 51
Gina Roma, Di sera tra gli alberi
Gina Roma, Paese in primavera
Gina Roma 1945-1961. Una stagione indimenticabile | Museo Bailo Treviso, 20 gennaio - 25 febbraio 2018
Conegliano per Gina Roma a dieci anni dalla scomparsa (Conegliano, Palazzo Sarcinelli, 2-29 marzo 2015)
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