Angelo Brusatin, giovane partigiano della brigata Girardini "Fazzoletti Verdi", originario di Piavon e trucidato dai nazisti con una raffica di mitra a Salgareda durante l'insurrezione generale dell'aprile 1945 prima della Liberazione.
Così riporta la motivazione della medaglia d'argento al valor militare assegnatagli "alla memoria":
«Eccezionale tempra di trascinatore e patriota, dette tutto se stesso all'organizzazione e al potenziamento del movimento clandestino di resistenza. Sempre primo nel rischio e nel pericolo, fece rifulgere in numerose circostanze il suo sublime coraggio e la nobile fede che lo animavano. Più volte arrestato e seviziato riuscì sempre a sottrarsi alla ferocia nazifascista ed a riconquistare la libertà. Durante l’insurrezione generale, per un’intera notte guidava, in vivaci combattimenti, pochi animosi contro un munitissimo presidio tedesco ed al mattino, con abile mossa, l’obbligava alla resa. Desideroso di nuova lotta, inseguiva su una motocarrozzetta, con alcuni compagni, un camion tedesco forte di una trentina di uomini e, con l’ardire che gli era abituale, impegnava con essi dura e cruenta lotta. Colpito al petto da una raffica nemica, si abbatteva esanime tra le braccia dei compagni, incitandoli a persistere nel combattimento. Fulgido esempio di valore e di sincera dedizione alla causa della libertà (Zona del Piave 23 Aprile 1945)».
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