Stele con iscrizione venetica da Isola Vicentina IV sec. a.C. (Museo Naturalistico Archeologico di Santa Corona - Vicenza)
Tra le parole incise su questa stele si trova il termine “Venetkens”. Così, quattro secoli prima di Cristo, scrivevano il proprio nome i popoli che vivevano nelle terre racchiuse fra Po, Mincio, Garda, Adige e Alpi. Si tratta della prima testimonianza in assoluto dell’utilizzo di questo etnonimo ed è la prova che questa popolazione, pur stanziata in un’ampia area geografica, si sentiva un’unica grande realtà, e come tale si definiva. L’alfabeto utilizzato è simile all’etrusco e veniva anch’esso redatto in forma bustrofedica, cioè con righe scritte da destra a sinistra e ritorno. Non v’è certezza sulla precisa funzione di questo cippo: originariamente poteva essere utilizzato come delimitatore di spazio ed avere quindi uno scopo confinario, ma altre interpretazioni lo considerano un oggetto dedica di ambito santuariale.
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Venetkens. Viaggio nella terra dei Veneti antichi è il titolo della mostra che ha ripercorso la vicenda storica di queste popolazioni fino al processo di romanizzazione, tra XII e I sec. a. C. dal delta del Po all’alta valle del Piave. Centinaia di oggetti e manufatti emersi dagli scavi archeologici ne testimoniano dalla vita quotidiana all’arte, dall’organizzazione sociale e politica alle manifestazioni dello spirito, dal rapporto con le civiltà confinanti a quelle più lontane. Dagli iniziali cospicui rinvenimenti archeologici a Este (Pd), dal 1876 ininterrotti, gli studi compiuti negli ultimi decenni potenziati coi recenti metodi d’indagine hanno incrementato conoscenze e aperto problematiche sul Veneto antico. Ne risulta un viaggio cronogeografico.
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