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Scritto da Adriano Miolli

Categoria: Tomitano Pompeo

Pubblicato: 01 Aprile 2022

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Pompeo Tomitano (Oderzo, 1824-1898)

Pompeo Tomitano fu l'ultimo discendente del casato Tomitano^Nota1. Fece parte per molti anni del Consiglio comunale (dal 1855 al 1871), non solo come consigliere^Nota2, ma anche come assessore e infine sindaco per un biennio, dopo l'annessione all'Italia, fra il 1867 e il 1869^{Nota 3}. La sua memoria resta tramandata dal nuovo Ospedale di Oderzo a lui intitolato, inaugurato il 25 giugno 1905, per la cui fondazione egli aveva destinato – quando morì – il suo patrimonio, che ammontava a 235.84 lire al lordo (182.992 al netto).

Note

1. I fratelli Pompeo e Galeazzo della nobile famiglia Tomitano di Feltre erano arrivati a Oderzo all'inizio del 1500 per eseguire lavori di bonifica e di inalveazione del Monticano e, qui trasferitisi, furono gli iniziatori del ramo opitergino sposando due nobili sorelle Melchiori di Oderzo, Chiara e Jacoma. Il loro casato risulta ascritto al Nobile Consiglio della Magnifica Comunità nel 1556. I Tomitano avevano edificato a propria abitazione due grandiosi palazzi in Borgo Grande (nell'attuale via Umberto I) e, dopo la metà del 1600, fecero erigere nello spazio scoperto fra i due palazzi anche un Oratorio dedicato al Beato Bernardino da Feltre (al secolo Martino Tomitano). Un membro della famiglia, molto reputato nel proprio tempo, fu l'erudito e bibliofilo Giulio Bernardino (Oderzo, 1761-1828) [→ Tomitano Giulio Bernardino],
    
2. Nel 1855 - in un anno in cui infieriva ancora il colera e la peronospora distruggeva i vigneti - insieme alla firma dell'assesore Fautario nel "Calmiere pei generi di vittuaria" pubblicato  il 6 dicembre è apposta "per il podestà" la firma del consigliere Pompeo Tomitano. Analogamente sottoscrive nel 1856 il manifesto per l'annuale Fiera della Maddalena.
    
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   • Fonte: Eno Bellis, Annali opitergini... 1958; Antonio Ferracin, Oderzo 1866-1915..., 2013
      
3. Al 4 agosto 1866, prima del Plebiscito, la Giunta comunale era composta dal conte Paolo Porcia, Alessandro Gasparinetti, il dr. Francesco Perucchini, il dr. Luigi Moro, il dr. Pompeo Tomitano, Girolamo Bombardella, il barone Emilio Galvagna (come risulta da un documento dell'Archivio parrocchiale di Oderzo, citato da Eno Bellis, Annali Opitergini, p. 398).
    
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   • Manifesto della Giunta municipale provvisoria di Oderzo nella fase di passaggio dal dominio austriaco al nuovo Regno d'Italia e in attesa del plebiscito dell'ottobre 1866.
   • Fonte: Antonio Ferracin, Oderzo 1866-1915..., 2013
      
   • Gli stessi comporranno il nuovo Consiglio comunale, insieme con il dr. Pietro Zoccoletti, Andrea Bon, il dr. Ferdinando Zangiacomi, Giuseppe Sordoni, Bortolo Angeli, il dr, Carlo Zambaldi, Annibale Daniotti, il dr. Andrea Gentilini, Gio Batta Perrucchino. La giunta è composta invece dal nobile Alessandro Wiel, il dr. Valentino Rizzo, il dr. Luigi Moro, il dr. Giuseppe Pantano.
     Nel 1867 Pompeo Tomitano è sindaco. Si veda il suo nome quale emanatore della "Notifica" (nel manifesto datato 1 agosto 1867) per la coscrizione obbligatoria dei giovani nell'esercito del Regno d'Italia per l'anno 1867.
      
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   • 1 agosto 1867 - Notifica per la coscrizione obbligatoria dei giovani nell'esercito del Regno d'Italia per l'anno 1867
   • Fonte: Antonio Ferracin, Oderzo 1866-1915..., 2013
      

Il palazzo Tomitano (Oderzo, via Umberto I)