Ogni mezzo è buono e questo (la bici) fa anche bene, al corpo e allo spirito.
Pre-testo e testo (scopo) questa volta è l'archeologia del territorio. La stagione invita. Perché mancare?
Di che cosa parliamo? Della prima edizione di Opitergium Archeo Bike Fest che propone quattro appuntamenti nel mese di maggio (sabato 3, sabato 10, domenica 11 e sabato 31) per pedalare alla scoperta degli elementi della storia e cultura locale rappresentati dalle evidenze e dalle tracce di archeologia romana dell'agro opitergino, di quello concordiese e dell'Altinate.
Viaggio a ritroso nel tempo tra gli scavi archeologici di Oderzo, prosperoso municipium romano che si estendeva dalle Prealpi fino alla Laguna Opitergina, dove sulla via Annia sorgeva l’antica Cilia Maris (Ceggia).
A Noventa di Piave si visita una curatissima area archeologica, inaugurata solo nel 2022, che risale al I secolo a.C.
Dalla città proto-rinascimentale di Portogruaro, seguendo il placido Lemene si giunge all’antica Iulia Concordia, disposta su una vasta area archeologica all’aperto di epoca romana e paleocristiana, con il pavimento musivo della Basilica Apostolorum e la famosa Trichora Màrtyrum (risalenti al IV secolo).
A Belfiore (l’antico Stajnbech) si visita il suggestivo complesso quattrocentesco di villa Dalla Pasqua, con annessi mulino e museo etnografico, immersi in un parco sul fiume Loncon.
Il percorso prevede una prima parte da affrontare in treno. Maggiori dettagli verranno forniti agli iscritti.
L'itinerario si snoda sopra l’argine del fiume Monticano, in vista del patrimonio naturalistico e paesaggistico e degli elementi storico architettonici che l'accompagnano.
La visita prosegue con il gruppo Athena entro della città archeologica di Oderzo e termina all’interno del ristorante Gellius che, in parte, è anche museo.
Antico municipium romano, Altino offre ora una ricca area archeologica con i resti della monumentale Porta-approdo, un cardine urbano, un quartiere residenziale, un tratto di strada urbana e una domus con il famoso "mosaico della pantera".
Transitando sulla ciclabile lungo il fiume Sile, si conoscerà la Restera, il percorso che si snoda sopra gli argini dell'antica via acquea dove i buoi trascinavano controcorrente i burci per condurli al porto fluviale di Treviso.
L'itinerario prevede una prima parte da affrontare in treno. Maggiori dettagli verranno forniti agli iscritti.
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