Domenica 26 febbraio presso la Sala Auditorium del Museo del Duomo di Oderzo, alle ore 17, Raffaello Padovan presenterà Le memorie del pittore Giulio Ettore Erler, un'autobiografia inedita. Introdurrà Maria Teresa Tolotto, direttrice dell'Archivio e del Museo del Duomo.

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Giulio Ettore Erler (Oderzo, 1876 - Treviso, 1964), trasferitosi a Treviso,visse e operò, fino al 1944 negli spazi interni di Porta Santi Quaranta, e fu insegnante di disegno presso il "Riccati" ma, venuto in contrasto col regime fascista, abbandonò l'insegnamento alla fine degli anni venti. Fu amico e sodaIe di gran parte delle varie personalità della cultura, non solo artistica, trevigiana della prima metà del XX secolo.

Erler raccolse in una serie di quaderni i ricordi delle esperienze di vita dei suoi primi cinquant'anni circa. La lettura di quei manoscritti (poi dattiloscritti dalla sua collaboratrice Irma Simioni) ci permette di entrare e vivere nel clima di un periodo storico che va dall'ultimo trentennio del XIX secolo ai primi due decenni del successivo, visto tuttavia con gli occhi di un pittore e forse per questo più singolare e interessante. Si ritrovano curiosi aneddoti inaspettati relativi ai maestri di due Accademie di Belle Arti, quella veneziana e quella milanese, che Erler frequentò da studente e pure da insegnante. Così come taluni episodi storici ben conosciuti, da lui vissuti in prima persona, quale ad esempio la storica e tragica vicenda della repressione della sommossa popolare per ordine del generale Bava Beccaris e le immagini della Treviso sotto i bombardamenti austroungarici della Prima Guerra Mondiale.