Noventa e Fossalta

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Dimore storiche. Le ville

  • Villa Ca' Zorzi, Noventa di Piave (VE) | FAI | fondoambiente.it/luoghi
    L’attuale villa Ca’ Zorzi fu edificata negli anni Venti del secolo scorso, in luogo di un precedente complesso signorile sette-ottocentesco andato distrutto durante la Grande Guerra; il proprietario, Antonio Ca’ Zorzi, alla nascita Noventa, era un grosso possidente terriero e pioniere della bonifica, padre del poeta Giacomo Noventa. La vecchia casa, denominata villa Emilia in onore di Emilia Ceresa, madre del poeta, era il frutto delle trasformazioni che la famiglia Ca’ Zorzi aveva apportato a un più antico edificio. La villa non subì variazioni di rilievo fino alla sua distruzione, avvenuta nel 1917-18; sulle sue rovine, nel 1926, fu costruita l'abitazione odierna. Dal punto di vista architettonico l’edificio rispecchia la cultura tardo ottocentesca; tuttavia, presenta anche tratti stilistici liberty, riscontrabili nei timpani arcuati della facciata e in alcune decorazioni interne. Il suo complesso comprende anche una barchessa e uno splendido parco all’italiana con piante secolari.

    villa ca zorzi - noventa di piave
    Fonte della foto: fai-platform.imgix.net/media
     
  • Villa da Mula, ora Bonotto | FAI | fondoambiente.it/luoghi
    Tra le ville sorte a Noventa, lungo il Piave, nei secoli XVI e XVII, la più importante è sicuramente quella costruita nel 1568 dal patrizio Andrea Da Mula a Romanziol. Nel libro d'estimo del 1573 essa è descritta semplicemente come “casa con cortivo”, ma in realtà era una villa sontuosa progettata dal Sansovino con all’interno un ciclo di affreschi realizzati da Paolo Veronese e aiuti. Del suo complesso, oltre a due grandi barchesse, faceva parte anche un oratorio pubblico con conserva una pala di Tiziano e la storica osteria con bottega, tuttora esistente. Passata successivamente alla famiglia feltrina dei Guarnieri, grossa parte della villa è andata purtroppo distrutta nel 1917, sotto le granate della Grande Guerra. Di essa si sono salvati solo la statua di Sant’Antonio da Padova scolpita dal padovano Giovanni Maria Mosca, attualmente nella piccola chiesa di Romanziol, e tre frammenti di affresco, ora conservati nei Musei Civici di Santa Caterina di Treviso.

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