Villa Cellini, Giustinian, Salice

Villa Cellini-Giustinian . Portobuffolè
Fonte della foto: irvv.net/ville-aperte
 

La famiglia Cellini è presente a Portobuffolè dalla seconda metà del Seicento. Nel 1661 Alessandro, ricco commerciante del nord Europa (Olanda e Fiandre) , originario di Bergamo, ottenne l’incarico di Podestà di Portobuffolè. Nel 1685 la famiglia acquistò la nobiltà al prezzo di 100.000 ducati; soldi che vennero impiegati per sanare le casse della Serenissima, indebitatasi a causa delle guerre contro i Turchi.
La villa, voluta da Gio Batta, figlio di Alessandro e ricavata da una precedente abitazione rurale, risale al 1695, come risulta dall’iscrizione posta sul portale d’ingresso: “Anno D.NI MDCLXXXXV”.
La proprietà della villa e i possedimenti rimasero ai Cellini finchè il figlio di Gio Batta, Alessandro Cellini, non avendo avuto figli maschi, lasciò buona parte dei beni in dote alla figlia Giuditta, che andò in sposa a Francesco Giustinian, nel 1741. L’ultimo discendente, Giovanbattista Giustinian, donò i suoi possedimenti a Venezia, per la fondazione dell’Opera Pia Cronici. Il capitale fu affidato alla Congregazione di Carità, ma la gestione di terre così lontane dalla città lagunare risultava piuttosto difficile e dispendiosa, sicché i beni vennero ceduti in cambio di titoli di rendita del debito pubblico.
A distanza di poco più di dieci anni dalla morte dell’ultimo Giustinian, acquistarono la villa, per 100.000 lire, Luigi Salice e Giuseppina Quaglia.
Gli affreschi degli interni sono attribuiti al pittore bolognese Ferdinando Fochi, mentre gli stucchi, attribuiti per lungo tempo alla scuola del Vittoria, portano in realtà la firma di Giacomo Papa e la data: 27 novembre 1707.

Bibliografia / Sitografia

  • [2019] Il complesso di Villa Cellini-Giustinian, in Venezia nell'agro opitergino. Il dialogo col paesaggio e la devozione degli artisti, degli intellettuali e della nobiltà imprenditoriale, a cura di Cristina Vendrame, Antiga Edizioni, Crocetta del Montello, 2019, pp. 280-295
     
  • [1988] Moreno Baccichet, Villa Cellini, Giustinian, Salice, in Il Friuli Occidentale e Venezia. La cultura della Villa, a cura di Umberto Trame, Edizioni Biblioteca dell'Immagine, Pordenone, 1988, pp. 68-76 | docente.unife.it/moreno.baccichet/bibliografia-scaricabile/03-la-cultura-della-villa | Leggi pdf
     
  • Istituto Regionale Ville Venete, Villa Cellini, Giustinian, Salice, «irvv.regione.veneto.it», Scheda ICCD 0500144679  IRVV A0500000634 Catalogo Provinciale TV 459 (2001): Leggi pdf | Scheda Sistema IVV-A_0001468: Leggi pdf
     
  • Comune di Portobuffolè, Villa Giustinian - 1695 | comune.portobuffole.tv.it | Leggi pdf
     
  • Palazzo Giustinian e Oratorio di Santa Teresa | altolivenzacultura.it
     
  • Villa Giustinian-Salice, in Valeria Bovè, Ville venete, Arsenale, Venezia, 1999, pp. 88-89
     
  • F. Monicelli, S. Montagner, Guida alle ville venete, Demetra, Verona, 2000
     
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Fonte delle foto:
 

L'Oratorio di Santa Teresa

Il tempietto, dedicato a Santa Teresa, venne edificato dalla famiglia Cellini.
Sulla facciata tre statue: la Fede, la Speranza e la Carità. Due eleganti campaniletti ad arco in pietra lavorata e cupolette in metallo, terminanti in doppia croce dorata.
All’interno stucchi della scuola del Vittoria ed affreschi di Sebastiano Santi. Nel soffitto il trionfo di Santa Teresa con le virtù teologali. Sopra l’altare l’Immacolata, San Giovanni Battista e Sant’Antonio abate, in marmo bianco di Carrara.
Al centro, tomba della famiglia Giustinian, lavoro d’intarsio.

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  • [2019] L'Oratorio di Santa Teresa, in Venezia nell'agro opitergino. Il dialogo col paesaggio e la devozione degli artisti, degli intellettuali e della nobiltà imprenditoriale, a cura di Cristina Vendrame, Antiga Edizioni, Crocetta del Montello, 2019, pp. 296-301
  • Oratorio di Santa Teresa | comune.portobuffole.tv.it