Il complesso della Villa del secolo XVIII - circondata da un parco, in zona di campagna in prossimità del canale Furlan a Basalghelle di Mansuè - è cintato da un muro interrotto da un cancello sostenuto da pilastri sormontati da vasi lapidei. Lo compongono un corpo padronale e alcune adiacenze, tra cui le scuderie, dislocate nel parco.
Il fronte principale esibisce vari elementi decorativi: a piano terra, un loggiato a tre campate con due colonne che sostengono l'architrave; quattro lesene con capitello pseudo-ionico che scandiscono la facciata; un balcone - in corrispondenza della trifora - con la parte centrale a sbalzo sostenuta da mensole; balaustre a colonnine poste a parapetto del balcone e, a filo parete, sugli affacci delle portefinestre, cimase aggettanti modanate a decorazione delle finestre, sia quelle architravate sia quelle voltate; davanzali in pietra sostenuti da mensoline alle finestre; su tutti i piani infine una cornice di gronda formata da mensole modanate che si sviluppa lungo il perimetro dell'edificio.
Quella che osserviamo non è tuttavia la villa originaria del XVIII secolo, ma è stata «ricostruita nel 1924 ad opera dell'ing. Sordari; del complesso originale rimangono parte del parco e le scuderie.
Durante l'occupazione tedesca dell'ultima guerra, che aveva posto un comando nella villa, la ricca biblioteca dei proprietari fu dispersa.
Nella villa furono ospitati Vittoria Aganòor Pompili e Giacomo Zanella» (Scheda TV 261, Villa Aganoor, Zecchinato, Arrigoni, Irvv 00000275 Ctr 085 SE)
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