Riguardano il Piave e il Livenza le prime rilevazioni dell'Operazione fiumi / Esplorare per custodire 2023 di Legambiente col supporto tecnico di Arpa Veneto, basate su 110 indagini microbiologiche svolte nel mese di maggio e incentrate sulla ricerca di tre inquinanti:
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di escherichia coli, il batterio fecale che permette di capire lo stato di depurazione delle acque;
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di glifosate, un erbicida di sintesi utilizzato da circa 40 anni in maniera massiccia in agricoltura, già rilevato dall'Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) in concentrazioni importanti nelle acque superficiali del nostro Paese
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di clorpirifos, un insetticida ad ampio spettro di azione, bandito dall’Unione Europea nel 2020 per accertati rischi sanitari, usato per la difesa di diverse colture, in particolare la vite, dalla cicalina responsabile della diffusione del virus della flavescenza dorata.
In attesa della relazione completa prevista per fine anno, il 10 giugno a San Donà di Piave sono già stati presentati i dati riguardanti l'escherichia coli.
Sette i punti esaminati nel Piave, che sono risultati tutti balneabili, cinque quelli della Livenza due dei quali – nel Trevigiano – con livelli alti: uno, Gorgo al Monticano, supera di poco i 500 MPN/100ml, mentre un secondo a Motta di Livenza con 1119 MPN/100ml oltrepassa il limite standard di qualità delle acque indicato da ARPAV.
Risulterebbero dunque solo 2 su 12 i punti critici con la presenza di batteri fecali. Considerando entrambi i fiumi, il dato sembra indicare – secondo Francesco Tosato, portavoce della campagna di Legambiente – un generale miglioramento, ma non si deve assolutamente abbassare l'attenzione rispetto alla presenza di sversamenti o scarichi non controllati. Non va dimenticato infatti che il monitoraggio di Legambiente si riferisce ad uno specifico momento e gli escherichia coli sono dei batteri a scarsa resistenza che dopo poco meno di 1 giorno non sono più rintracciabili.
Un altro campanello d'allarme suona anche per la salinità dei due fiumi che presenta, come ha ribadito Valeria Polo, Presidente di Legambiente Veneto Orientale, «oltre ai picchi della foce, dati da osservare a San Donà di Piave e nel medio Livenza. Se nella Piave il dato è, purtroppo, storico, non è così per la Livenza». Il Livenza è reduce dalla grave crisi dell’estate scorsa: la risalita del cuneo salino oltre Torre di Mosto «ha causato per la prima volta la chiusura dell’impianto di potabilizzazione di Boccafossa» e di conseguenza «la crisi di fornitura idrica in alcuni comuni tra cui Caorle ed Eraclea [...] e l’indisponibilità di acqua per l’irrigazione» mettendo in difficoltà l’agricoltura del territorio.
«Servono azioni per risparmiare acqua, sia in agricoltura sia per uso civile, perché i prelievi dai fiumi non possono crescere a meno che non si voglia perdere tutta la biodiversità presente nei due corsi d’acqua».
- I fiumi veneti sorvegliati speciali. Al via la terza edizione di “Operazione Fiumi – Esplorare per Custodire” la campagna itinerante di Legambiente Veneto per monitorare e tutelare i nostri fiumi, 10/6/2023 | legambienteveneto.it/.../i-fiumi-veneti-sorvegliati-speciali
- Le tappe della campagna
- 13 giugno – Occhiobello (RO) | Conferenza stampa di presentazione dei dati del fiume PO | Leggi qui il Comunicato
- 15 giugno – Vicenza | Conferenza stampa di presentazione dei dati del fiume BACCHIGLIONE e RETRONE | Leggi qui il Comunicato
- 21 giugno – Padova | Conferenza stampa di presentazione dei dati del fiume BRENTA | ecopolis.legambientepadova.it
- 24 giugno – Treviso | Conferenza stampa di presentazione dei dati del fiume SILE e attività
- 25 giugno – Zevio (VR) | Conferenza stampa di presentazione dei dati del fiume ADIGE e FRATTA GORZONE
- 8 luglio – Chioggia (VE) | Focus su Brenta, Bacchiglione e Fratta Gorzone
- 9 luglio – Big Jump | Evento diffuso