Filippo Pigafetta (1533-1604)

 

Andrea Savio, Tra spezie e spie. Filippo Pigafetta nel Mediterraneo del Cinquecento, Viella, Roma, 2020 | Reperibilità: torrossa.com/4692175

Il nobile vicentino Filippo Pigafetta (1533-1604), parente del più famoso Antonio, fu a sua volta instancabile viaggiatore, figura emblematica tra politica, affari e cultura del Cinquecento. Il volume ne descrive le peregrinazioni compiute nel decennio 1576-1587 tra Suez, Londra, Madrid, Lisbona, Roma, Gerusalemme e Venezia, come esploratore, cartografo, informatore, poligrafo e diplomatico tra il mondo cristiano e quello ottomano, e lo segue, un'udienza dopo l'altra, per le corti di Filippo II, Elisabetta I, papa Sisto V e Ferdinando I de' Medici. Lo scopre, infine, per un momento, perno di una possibile alleanza tra le potenze europee per il controllo dell'Egitto, in vista dell'apertura di un canale a Suez per il transito del pepe indiano dal Mar Rosso al Mediterraneo.

 
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Antonio Di Lorenzo, Il vicentino che tre secoli prima voleva aprire il canale di Suez, 6.10.2020 | antoniodilorenzo.it

C’è un vicentino che trecento anni prima dell’apertura del canale di Suez (1869) aveva proposto a papi e sovrani europei di tagliare l’istmo e collegare il Mediterraneo al Mar Rosso. L’antesignano del mega progetto è Filippo Pigafetta (1533-1604) che sbrigativamente si può definire un faccendiere del sedicesimo secolo, vista la molteplicità dei suoi interessi e degli affari che concludeva. In realtà fu un instancabile viaggiatore, ma anche un esploratore, un cartografo e soprattutto una spia. Però è meglio levarsi dalla mente Sean Connery e 007: la sua vita si svolgeva su altri binari. Era parente alla lontana del più celebre Antonio Pigafetta, che peraltro era già morto quando lui nacque. Lui lo indicava come uno zio.
A Filippo Pigafetta il giovane studioso Andrea Savio, 34 anni, dottore di ricerca in scienze storiche che insegna all’università di Padova, ha dedicato il suo ultimo libro: “Tra spezie e spie – Filippo Pigafetta nel Mediterraneo del Cinquecento”. Savio ha dedicato sette anni di studio a questa ricerca, recandosi anche in talune delle città toccate da Pigafetta per esplorare archivi pubblici e privati. Pubblicato da Viella, in quasi 170 pagine il libro racconta dieci anni delle peregrinazioni del Nostro, che tra il 1576 e il 1587 fa tappa a Suez, Madrid, Londra, Lisbona, Roma, Gerusalemme e Venezia.

 

Opere di Filippo Pigafetta

 

Filippo Pigafetta, Novam hanc et accuratissimam Territorii Vicentini descriptionem a cla. me Philippo Pigafetta pridem amplitudini esius destinatama L. M. Q. DD. humill. observantiae ergo Ioannes Baptista Vrintius Antuerp.

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Riferimenti

 
  • Daria Perocco, Pigafetta Filippo, Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 83 (2015) | treccani.it/filippo-pigafetta_(Dizionario-Biografico) | it.wikipedia.org/Filippo-Pigafetta
     
  • Filippo Pigafetta, in Pietro Donazzolo, I viaggiatori veneti minori, Studio bio-bibliografico, Memorie della Reale Società Geografica Italiana, vol. XVI, Alla Sede della Società,Tipografia Ditta Ludovico Cecchini, Roma, 1924, pp. 154-158
     
  • Paola Zanovello, Alessandra Menegazzi, Dalle ricerche di Carlo Anti al Progetto EgittoVeneto, pp. 95-99, in Antichità egizie e Italia. Prospettive di ricerca e indagini sul campo, Atti del III Convegno Nazionale Veneto di Egittologia, Ricerche sull’antico Egitto in Italia, a cura di Emanuele M. Ciampini, Paola Zanovello, Edizioni Ca’ Foscari - Digital Publishing, Venezia, 2014 | culturaveneto.it/egittoveneto

    «La tradizione delle ricerche venete in Egitto Il Veneto e Padova hanno un legame antico con l’Egitto, che risale alle prime relazioni documentate in epoca romana, ma soprattutto ai secoli dei viaggiatori e degli esploratori: Venezia in particolare tra XV e XVI secolo produsse una serie di importanti documenti cartografici, dal Planisfero di Fra’ Mauro (1459), che mostra un Mediterraneo "rovesciato" rispetto alla moderna concezione geografica, alle carte prodotte da Giovan Battista Ramusio (1550), Giacomo Gastaldi (1545-1564), Livio Sanuto (1588), agli atlanti nautici di Battista Agnese (1554), Giorgio Sideri (1563). Altri centri veneti diedero i natali a molti viaggiatori, con interessi specifici verso il mondo egiziano: dal bellunese Giovanni Pietro Dalle Fosse, meglio noto con lo pseudonimo di Pierio Valeriano, che propose una sua interpretazione dei geroglifici (pubblicata nel 1556), ad un anonimo veneziano che nel 1589 risalì il corso del grande fiume e ne restituì una circostanziata descrizione manoscritta, ora alla Biblioteca Nazionale di Firenze, al vicentino Filippo Pigafetta, che produsse, a seguito di ripetute permanenze in Egitto, una grande carta del corso del Nilo (pubblicata nel 1591)», p. 95.
     
  • Teobaldo Filesi, Sulla pubblicazione d'un grande inedito di Filippo Pigafetta: la Relatione "Viaggio dell'Egitto, dell'Arabia, del Mar Rosso et del Monte Sinai", «Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell'Istituto italiano per l'Africa e l'Oriente», Anno 45, No. 2 (GIUGNO 1990), pp. 281-300 | jstor.org/40760520
     
  • Si presenta in Bertoliana l'1 settembre il libro di Andrea Savio, Tra spezie e spie | comune.vicenza.it/notizie
     
  • Filippo Pigafetta, pp. 128-140, in Gianluca Masi, I rapporti tra il Granducato di Toscana e il Principato di Transilvania (1540–1699), Tesi di dottorato, Tutor prof. Maria Pia Pedani, UniVe, 2013 | dspace.unive.it
     
  • Mario Pozzi, Filippo Pigafetta e la lotta contro i Turchi nel 1601, Vita e Pensiero, Milano, 2005
     
  • La Relatione Viaggio dell’Egitto, dell’Arabia, del mar Rosso et del Monte Sinai di Filippo Pigafetta, in Arturo Gallia, Circolazione e persistenza dei saperi geografici in età moderna. La descrizione del Nilo nella letteratura scientifica e odeporica, pp. 157-179, «Geostorie. Bollettino e Notiziario del Centro Italiano per gli Studi Storico-Geografici», Anno XXIII – n. 3 Settembre-Dicembre 2015 | cisge.it/geostorie/article | Leggi pdf