Gronda lagunare

La gronda lagunare, con una barena attraversata da un canale minore (noto localmente come ghebo) | Fonte: upload.wikimedia.org/wikipedia/it | it.wikipedia.org/gronda-lagunare

 

È disponibile sull'argomento un'interessante monografia di Alessandra Minotto, elaborata come tesi di dottorato.
La ricerca parte dall’esigenza di considerare le acque e l’incolto non solo come risorse naturali ed economiche (incolto produttivo), e conseguentemente come elemento importante per gli equilibri socio-economici delle società rurali, ma anche come risorse, occasioni, problemi di carattere politico nel senso lato del termine: si tratti di politica “inter-statuale” o di politica “intra-statale”, vale a dire di rapporti tra centro e periferia. Spesso infatti gli spazi incolti fungono anche da sorta di membrana-confine tra uno stato e un altro o tra diverse comunità, e lo studio dell’incolto si inserisce all’interno di più ampie discussioni storiografiche sul tema delle frontiere percepite in tutte le loro sfumature (politiche, economiche, giuridiche e giurisdizionali, naturali). Di conseguenza, analizzare la diffusione e lo sfruttamento, o la riduzione, di tali risorse significa anche esaminare le dinamiche giurisprudenziali atte a regolarne l’utilizzo.
L’analisi è stata condotta entro i confini geografici coincidenti con le terre della gronda lagunare meridionale di Venezia nel periodo storico che va dalla fine del Medioevo agli inizi dell’età moderna. Tra le parti in causa compaiono monasteri, comunità rurali ed esponenti dell’aristocrazia veneziana, variamente coinvolti – l’intreccio è sempre molto stretto – in questioni confinarie e in strategie di accaparramento delle risorse. In particolare, il peso giocato dagli enti ecclesiastici veneziani – fruitori e detentori di boschi, acque e valli – nelle controversie provocate da usi differenti dell’ambiente incolto perilagunare è importante, in un momento nel quale la rilevanza economica di questo ambiente appare crescente. Va segnalato infine che buona parte delle fonti proviene dagli archivi monastici, e ciò pone delicati problemi di metodo che vengono discussi nell’elaborato.

  • Alessandra Minotto, Lavorare l’acqua e la terra. L’incolto produttivo nella gronda lagunare di Venezia alla fine del Medioevo, Tesi di dottorato, Storia sociale europea dal Medioevo all’età contemporanea, Ciclo XXV, UniVe, 2014, Coordinatore prof. Mario Infelise, Tutor prof. Gian Maria Varanini | Leggi in pdf | dspace.unive.it/10579/4627

Bibliografia / Sitografia

Altri testi di Alessandra Minotto

  • [2015] Alessandra Minotto, Una prospettiva regionale? Le campagne del Veneto tardo medievale nella medievistica italiana degli ultimi decenni, «Archivio Veneto», Sesta serie, n. 10, 2015, pp. 139-186 | academia.edu/15348534
  • [2015] Alessandra Minotto, Tra le carte dei monaci. Mappe, disegni, strumenti e tecniche per il rilievo topografico del territorio veneziano, «Ateneo Veneto», CCII, terza serie, 14/II (2015), pp. 37-61 | academia.edu/28171628
  • [2014] Alessandra Minotto, Raccontare, disegnare, incidere l'acqua e la terra. Storie di geografia popolare nella laguna meridionale di Venezia nel Medioevo, in Les zones humides méditerranéennes hier et aujourd'hui / Le zone umide mediterranee ieri e oggi, a cura di Daria Quatrida e Remy Simonetti, Magalie Franchomme e Cristine Labeur, Padova University Press 2014, pp. 29-44 | academia.edu/7739178

 

 

  • [2005] Alberto Sciretti, Il paesaggio della Gronda della laguna Nord, Tesi di laurea, UniVe, 2004-2005, Relatore prof. Francesca De Meo | sciretti.it/tesi.pdf | Sono comprese anche due utili Appendici sulla fotografia di paesaggio e sul paesaggio nell’arte pittorica.