Il 24 marzo scorso quasi novantatreenne è morto Albert Uderzo, a Neuilly. Era nato il 25 aprile 1927.


Albert Uderzo alla Zecca di Parigi per la presentazione delle monete dedicate ad Asterix e Obelix (25.3.2015) | internazionale.it/notizie

Asterix, Obelix, Panoramix, Ideafix ... non c’è quasi bisogno di ricordare chi sono, i personaggi di uno fra i fumetti più famosi e venduti al mondo, tradotto in centinaia di lingue e trasposto in una serie di film (impari, a dire il vero, rispetto ai disegni e ai testi originali).

Ora sono senza i loro creatori. Dopo la prematura scomparsa dello sceneggiatore René Goscinny nel 1977, anche il loro disegnatore Albert Uderzo li ha lasciati il 24 marzo scorso. La saga della resistenza - grazie a una pozione magica - della bellicosa tribù di Galli dell’Armorica (l’odierna Bretagna) alla dominazione romana e a Cesare in persona resterà una grande opera non solo finemente umoristica, ma anche carica delle più varie implicazioni, storiche, morali, culturali ... per riandare all’Europa della romanità e a quella dei nostri tempi.

Di Albert Uderzo - a causa del cognome non tanto simile ad "Oderzo" quanto identico ad una attestata più antica denominazione desueta di Oderzo, cioè "Uderzo" - si è con disinvoltura spesso ritenuto che le origini famigliari remote non potessero non essere “oderzine”, anche se i dati inoppugnabili sono la nascita del nostro Alberto Aleandro Uderzo il 25 aprile 1927 a Fismes, nel dipartimento della Marna, in Francia, da genitori italiani immigrati: il padre Silvio Leonardo Uderzo vicentino di Piovene Rocchette, la madre Iria Crestini ligure nata a La Spezia. Risalendo biograficamente oltre il padre dentro l’Ottocento, i dati già diventano più difficilmente reperibili e controllabili.

Lo stesso Albert, al corrente di queste possibili “radici” in territorio della romana Opitergium, avrebbe a vent’anni fatto «un viaggio fino a Oderzo, per visitare i parenti del padre, rintracciando così le proprie origini». Non sono in grado in questo momento di verificare da dove sia tratta questa notizia che riporta Barbara Bisazza (Se Asterix e Obelix sono originari da Oderzo, Il Sole24Ore, 14 luglio 2016 | st.ilsole24ore.com). Documentata è invece la visita fatta decenni fa nella cittadina “dei natali”, come mostra la foto pubblicata (Edition du chène – Hachette-Livre, 2002), «suggestionato dall’ipotesi che i suoi antenati provenissero da un centro relativamente importante in epoca romana, lui che era divenuto famoso per un fumetto ambientato proprio in quel mondo. Questo al punto che nella propria autobiografia si definì scherzosamente il discendente di un bambino salvato tra le rovine della città appena distrutta dai barbari».

Ne ricorda quest'aspetto Andrea Pizzinat, nell'utile articolo "Albert Uderzo e le sue (non più) presunte origini opitergine" pubblicato da poco sull’Azione (5.4.2020) e riportato sul suo blog ciaolord.wordpress.com.


Albert Uderzo a Oderzo | Fonte della foto: Édition du chêne - Hachette-Livre, 2002

L’articolo di Andrea Pizzinat appena citato è pregevole perché non si accontenta di ripetere solamente la vexata quaestio, ma apporta un tassello nuovo e ragionato per l’ “archeobiografia” dei progenitori di Albert Uderzo:

«Dove sta la verità? Maria Teresa Tolotto, conservatrice dell’archivio parrocchiale di Oderzo, ha ammesso che nelle sue ricerche nei registri, compresi quelli civili, non ha ancora riscontrato la presenza di una famiglia Uderzo in città. Però i cognomi uguali a nomi di città sono genericamente di origini ebraiche (si pensi all’ebreo Emanuele Conegliano, nome alla nascita del celebre Lorenzo Da Ponte) ed è fuori discussione che nella comunità ebraica opitergina ci fosse anche una famiglia Oderzo. L’ipotesi ci è stata confermata anche dal dott. Giovanni Tomasi del Circolo Vittoriese Ricerche storiche, studioso delle comunità giudaiche in sinistra Piave, il quale ha aggiunto che nel corso degli anni il cognome ha subito delle variazioni tipo appunto Uderzo o Oidirz (in lingua yiddish). Grazie anche al contributo di un cugino italiano del fumettista contattato dalla Tolotto, si possono tirare queste conclusioni: all’interno delle comunità ebraiche residenti nel territorio opitergino (quindi non necessariamente in città, ma anche per esempio a Portobuffolè) esistevano delle famiglie Oderzo; come spesso capitava emigrarono altrove; un ramo della famiglia residente a Venezia ottenne dalla Serenissima la licenza di effettuare prestiti su pegno in Istria; da lì in seguito si trasferì nuovamente, stavolta a Piovene Rocchette, città natale di Silvio Leonardo Uderzo, padre del disegnatore, il quale a sua volta emigrò in Francia agli inizi del Novecento. Fine della storia.»

Inchino di Asterix e Obelix  

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