Per varie personalità, attinenti al nostro territorio in forza di qualche aspetto storico-culturale, non solo anagrafico, e meritevoli di maggior approfondimento, è in corso la ricerca di fonti più esaurienti e vagliate. Ne vengono intanto segnalati alcuni primi dati biografici, bibliografici e sitografici, in attesa di una presentazione più completa singolarmente loro dedicata.

 
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BISSOLO PIER FRANCESCO

Pier Francesco Bissolo (Treviso, 1470 ? – Venezia, 1554)

Pittore esponente della scuola veneta rinascimentale. Di origini trevigiane, fu il figlio dell'artista Vettore e allievo di Giovanni Bellini. Ricevette le sue prime conoscenze pittoriche da Gerolamo il Vecchio a Treviso.
Lo inseriamo nella nostra galleria di personaggi perché fu autore di una perduta opera Madonna col Figlio fra san Lorenzo e un altro santo che raccomanda il committente (firmata e datata 1530) a Levada di Oderzo.

 
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CARRER GIOVANNI BATTISTA

Giovanni Battista Carrer (Cavalier di Gorgo al Monticano, 1800 - Venezia, 1850)

Il primo biografo di riferimento del pittore fu l'abate Filippo Draghi, letterato, critico d'arte e pure discreto pittore, il quale scrisse un manualetto di pittura e alcune brevi monografie su diversi artisti. In un opuscolo del 1868 l'abate ne ricostruisce puntualmente la vita.
Giambattista Carrer nacque a Cavalier di Gorgo al Monticano in provincia di Treviso nell'anno 1800, da Daniel, calzolajo, e Giulia Girardini, «genitori un tempo agiati ma per avversa fortuna decaduti», e morì inaspettatamente a Venezia il 12 novembre 1850, con esequie celebrate nella chiesa di Santa Maria Mater Domini.
Anche se nel 1832 veniva ancora segnalato come "allievo", Carrer iniziò gli studi presso l'Imperial Regia Accademia di Venezia dal 1819-20 aI 1830-31, ad una età comunque già abbastanza avanzata. Lo fece grazie ai consigli dei membri della famiglia opitergina Guizzetti che ne compresero le qualità, fintanto da ospitarlo per un breve periodo nella loro residenza veneziana. Ebbe come principale maestro Teodoro Matteini (1754-1831). Nel 1821 ottenne il secondo premio annuale come miglior allievo. Fu presente alle esposizioni annuali dell'Accademia quasi ininterrottamente dal 1825 al 1850.
Pittore ricordato per i ritratti, per le opere sacre e anche come restauratore; fu apprezzato dal contemporanei anche se «non avea troppo vigore nelle tinte, ma era pittore di sentimento» (Filippo Nani Mocenigo, Artisti veneziani del secolo XIX. Note e appunti, Venezia, 1898, p. 12)

[Note biografiche tratte da: Raffaello Padovan, Carteggio inedito tra i pittori Giambattista Carrer e Leonardo Gavagnin con Gerolamo Sugana nobile trevigiano, «Fragmenta», 1 / 2021, Antiga Edizioni, Crocetta del Montello, pp. 164-165]
 
G. B. Carrer, Sacra famiglia con tre santi (San Bovo, Liberale e Valentino), chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista a Cappella di Scorzè | Fonte: it.wikipedia.org/wiki/Gian_Battista_Carrer...
 
  • [1868] Filippo Draghi, Il Pittore Gio.Battista Carrer, Per le nozze Draghi Valtorta, Thiene, 1868
  • [2012] Il pittore Giovanni Battista Carrer, in Emanuel Possamai, La chiesa dei Santi Gervasio e Protasio sul Terraglio, Tesi di laurea, UniVe, 2011/2012 | dspace.unive.it/.../10579/2758/806858-1156711 | Leggi pdf
  • [2021] Raffaello Padovan, Carteggio inedito tra i pittori Giambattista Carrer e Leonardo Gavagnin con Gerolamo Sugana nobile trevigiano, «Fragmenta», Studi trevigiani di scienze storico-artistiche e archelogiche, 1 / 2021, Antiga Edizioni, pp. 162-201
 
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(DE') LIBERALI CRISTOFORO

Cristoforo (De') Liberali (Oderzo, XV secolo)

Commerciante di legnami fornitore della Serenissima ...

  • Antichi scrittori d’idraulica veneta, Volume 1°, Marco Cornaro (1412-1464), Scritture sulla laguna, a cura di Giuseppe Pavanello, R.° Magistrato alle acque - Ufficio idrografico, Premiate Officine Grafiche C. Ferrari, Venezia, 1919 | asa.archiviostudiadriatici.it/libria:47742
 
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Feltrin Piero

Feltrin Piero (Ponte di Piave, 1927 – Oderzo, 1982)

Esponente politico della Democrazia Cristiana, sindaco di Oderzo dal 1963 al 1970, eletto nel primo Consiglio regionale del Veneto (1970), fu presidente della Regione Veneto (1972-1973).

 
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Galvagna Emilio e Francesco

Emilio (1817-1906) e Francesco Galvagna (1840-1902)

Il barone Emilio - il padre - poco più che trentenne aveva partecipato nel 1848 alla difesa di Venezia contro gli Austriaci ed era poi divenuto deputato al Consiglio provinciale. Alcuni anni dopo fece espatriare verso il Piemonte (verso l’Italia) il primogenito Francesco e poi anche l’altro figlio, Giuseppe. Avviò lui la costruzione della villa Galvagna a Colfrancui di Oderzo, edificata prosciugando la palude formata dalla Lia. Si dedicò con passione anche all’archeologia, acquistando e raccogliendo reperti antichi di cui le campagne di allora erano ricche, fino ad inagurare nel giugno 1856) una cospicua raccolta di materiali rinvenuti in scavi accidentali effettuati nel territorio di Oderzo, ospitata in una adiacenza al suo palazzo di villeggiatura, appositamente eretta con «l'aspetto di una architettura mista di gotico variato in più punti, e in parte simulante rovina e ne incrostò le pareti con le raccolte di lapidi, bassorilievi e cippi e quanto altro valse a dare a questa nuova fabbrica il carattere della sua destinazione»Nota 1. Fu molto attivo nella vita politica della propria città. Primo Sindaco di Oderzo dopo l’annessione del Veneto all’Italia, rinunciò al mandato passando il testimone al conte Paolo Porcia, ma accettò in anni seguenti la carica nel 1871-1873 e 1878-1879.

Il barone Francesco - il figlio - intraprese fin da giovane la carriera diplomatica. Dopo essere stato a Berlino, divenne segretario della prima spedizione diplomatica nell'interno del Giappone nel 1869, inviata per lo studio della bachicoltura, e descrisse anche il suo viaggio narrando gli usi e costumi del popolo giapponese e le precarie condizioni di vita della gente. Ritornato ad Oderzo con una ricca collezione di oggetti d'arte orientale, allestì un Museo Giapponese nella dimora già inagurata dal padre. Nel 1884 aveva sposato, a Vienna, la principessa russa Tatiana Galitzine, della famiglia Romanov, quindici anni più giovane (lui di 44 anni, lei di 29)Nota 2. Come ambasciatore ebbe incarichi di inviato straordinario e ministro plenipotenziario a Costantinopoli (1886), a Belgrado (1887, 1888), a Copenaghen (1894, 1896, 1899), all'Aja. In quest'ultima città morì, nel 1902.

Nel 1893 Francesco Galvagna, allora ministro plenipotenziario. a Belgrado, ospitò nella villa di Colfrancui la regina Natalia di Serbia, che vi rimase per qualche anno.

 
I baroni Francesco (a sinistra) e Giuseppe (a destra) Galvagna con Natalia di Serbia (seduta a sinistra)
 

La foto di gruppo scattata da Giovanni Ferretto nell’agosto 1893 nel giardino rappresenta i baroni ed alcuni ospiti illustri. In primo piano, Natalia di Serbia, e alle sue spalle Francesco Galvagna. Natalia di Serbia, figlia di un colonnello russo, era andata sposa al principe, poi re, Milan Obrenovic. Dall’unione, piuttosto travagliata, nacque Alessandro, che diventerà l’ultimo re di Serbia.
In piedi, rivolta verso Natalia, si vede la dama di compagnia della regina, Draga Mascin, che il giovane re Alessandro sposerà nel 1900 con una scelta osteggiata dai genitori e mal vista dai sudditiNota 3.

Note

[ 1 ] Giovanni Battista Alvise Semenzi, Treviso e la sua provincia, 1861 (Estratto da Grande illustrazione del Lombardo-Veneto, ossia Storia delle citta, dei borghi, comuni, castelli, ecc. fino ai tempi moderni, v. 5.2. 19mo secolo). Cfr. anche Treviso e sua provincia. Illustrazione di Giovanni Battista Alvise Semenzi, Seconda edizione rifusa ed ampliata, Dalla Tipografia provinciale di Gaetano Longo, Treviso, 1864, p. 239 | books.google.it/books?id=1oQptKg85ngC
Anche Gaetano Mantovani, nel 1873, nel suo volume Museo opitergino (p. 8), esprimeva un caldo elogio della Raccolta Galvagna: «E qui vuole giustizia tributi un attestato di solenne benemerenza alla memoria del barone Emilio Galvagna, attuale Sindaco di Oderzo, ed al degno suo figlio il Barone Francesco, al cui intelligente patriottismo si deve se molta messe archeologica della loro città non andò in peggiore rovina. Questi due furono i soli, dopo Francesco Melchiori nella seconda metà del 1500 [...] i quali abbiano pensato che, le lapidi [...] essendo anche documento di vita degli Avi nostri, la distruzione di esse è una specie di parricidio [...] Quindi si occuparono attivamente per raccogliere presso la loro splendida Villa di Colfrancui, come in sicuro asilo, quanti avanzi antichi poterono acquistare, e vi riescirono in modo che la Raccolta Galvagna sarà sempre il principal nucleo di un Museo Opitergino».
[ 2 ] La principessa trascorse i suoi ultimi anni a Venezia, dove morì nel 1933.
[ 3 ] La donna aveva quindici anni più di lui, era vedova ed aveva la fama di seduttrice. Tre anni più tardi la coppia verrà trucidata in una rivolta di ufficiali che porranno fine alla dinastia. All’alba dell’11 giugno 1903, un gruppo di ufficiali ostili ordinò di circondare il palazzo reale; i soldati fecero irruzione e uccisero crudelmente Alessandro e Draga che si erano nascosti negli appartamenti privati. Furono sepolti nella chiesa di San Marco a Belgrado. La Regina Natalia, esiliata e rimasta unica erede degli Obrenovic, convertitasi al cattolicesimo, si ritirò in convento e distribuì i suoi averi ai poveri, morendo a Saint Denis nel 1941.
 
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Giol Giovanni

Giovanni Giol (Vigonovo di Fontanafredda, 1866 - Oderzo, 1936)

Giovanni Giol
 
 
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Manfrin Pietro

Pietro Manfrin (Castione di Loria, Treviso, 1827 - 1909)

pietro manfrin
 

Opere di Pietro Manfrin

programma elettorale conte pietro manfrin
 
  • Programma elettorale del conte Pietro Manfrin proclamato candidato dal collegio elettorale di Oderzo nell'assemblea del giorno 18 novembre 1866 preceduto dalle lettere di alcuni elettori di Motta e di Oderzo, Tipografia nazionale di Giovanni Battista Bianchi, 1866 | books.google.it/books?id=P2-RXqo6rxMC | Leggi pdf
  • Pietro Manfrin, Agli elettori del collegio di Pieve di Cadore, Tip. Dell'Associazione, [Firenze], 1870 | archive.org/.../bub_gb_SDRWuj8EZrcC | Leggi pdf
  • Pietro Manfrin, Dell'insegnamento religioso nelle scuole pubbliche, Tipografia dell'Associazione, Firenze, 1872
  • Pietro Manfrin, Del neoguelfismo in Italia, Tipografia dell'Associazione, Firenze, 1873 | archive.org/details/bub_gb_Ao_aUXEpt6YC | Leggi pdf
  • Pietro Manfrin, Qui doit être ministre de la marine?, Traduit de l'italien et annoté par L. Caffarena, E. Dentu Éditeur, Paris, 1880 | gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k871687v
 
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Massari Giorgio

Giorgio Massari (Venezia, 1687 - Ivi, 1766)

Architetto. Si attribuisce a lui il progetto del Palazzo Diedo - Saccomani di Oderzo (ora sede municipale), approssimativamente nel 1750.

 
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Melchiorri Giacomo

Giacomo Melchiorri ( ... - ... )

busto ritratto di Giacomo Melchiori (scultura) di Vittoria Alessandro (attribuito) (sec. XVII)
 
  • [2018] Simone Zattera, Giacomo Melchiorri, un mercante tra Venezia e Lisbona (1582-1613), in Venezia e gli Asburgo. Pittura, collezionismo e circuiti commerciali nel tardo Rinascimento europeo, a cura di Benedetta Crivelli, Sarah Ferrari, Marsel Grosso, Padova University Press, 2018
  • [2017] Simone Zattera, Un mercante di Terraferma fra Venezia e i nuovi traffici globali: Giacomo Melchiorri di Oderzo fra fine Cinquecento e inizio Seicento, Tesi di laurea, Relatore Andrea Caracausi, UniPd, 2017
  • Busto di Giacomo Melchiorri (Duomo di san Giovanni Battista – Oderzo) | parrocchiaoderzo.it/.../190916-parrocchia-storia-duomo
 
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Moda Jacopo

Jacopo Moda (1883-1966)

Ultimo sindaco di Piavon, eletto nel 1923, poi podestà. Il comune di Piavon fu accorpato a Oderzo dal 1° giugno 1929.

 
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Obici Amedeo Voltejo

Amedeo Voltejo Obici (Oderzo, 1877 -  Chuckatuck, 1947)

Amedeo (around the time he arrived in the US) .jpg amedeo obici
 
 
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I conti Papadopoli

Nicolò Papadopoli Aldobrandini (Venezia, 1841 – Roma, 1922)

Niccolò Papadopoli Eugen von Blaas, Ritratto del conte Nicolò Papadopoli-Aldobrandini
Eugen von Blaas, Ritratto del conte Nicolò Papadopoli-Aldobrandini, olio su tela, 1909 (Museo Correr, Venezia)
 
 
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Perissinotti Lino

Lino Perissinotti (Oderzo, 1897 – Chiavari, 1967)

Pittore

Lino Perissinotti
 
  • Lino Perissinotti Biografia | linoperissinotti.it/biografia/
  • Archivio Lino Perissinotti | linoperissinotti.it/ | L’Archivio Lino Perissinotti è un’iniziativa degli eredi al fine di tutelare l’opera dell’artista. Scopo dell’Archivio è la catalogazione di tutte le opere e la raccolta di materiale (documenti, ecc.), anche fotografico relativo all’artista.
  • Opere | Antologia critica
 
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Ragonio Venusto

Venusto Ragonio ( ... - ... )

Senatore e politico romano, originario di Opitergium, da cui proveniva la gens Ragonia.
Lucius Ragonius Urinatius Larcius Quintianus, probabilmente suo nonno, fu il primo della famiglia a giungere al rango senatoriale, sotto l'imperatore Marco Aurelio; dopo il 180 ricevette da Commodo i dona militaria, mentre qualche anno dopo, ma prima del 193, fu console suffetto. Il console suffetto (attorno all'anno 210) Lucius Ragonius Urinatius Tuscenius Quintianus, cui fa riferimento l'iscrizione CIL VI, 1506, fu probabilmente suo padre, mentre sua moglie, e dunque madre di Venusto, fu probabilmente Flavia Venusta (da cui Venusto prese il nome).
Intorno al 238 fu pretore, nel 240 console.

 
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Rizzo Valentino

Valentino Rizzo (Oderzo, 1842 - Ivi, 1909)

Avvocato, pubblicista-giornalista, deputato del Regno d'Italia dalla XVI alla XXII legislatura (1886-1909).

 
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Sartor don Pietro

don Pietro Sartor ( ... - ... )

  • Renzo Toffoli, "Piovan" di una chiesa distrutta. Memorie di guerra di don Pietro Sartor arciprete di Salgareda 1917-1918, Comune di Salgareda
  • Don Pietro Sartor, 1917-1918 Un anno di invasione e di soprusi. Le vicissitudini del parroco di Salgareda profugo a Fossalta Maggiore e Cavalier, Presentazione e riordino delle memorie a cura di Renzo Toffoli, La Piave Editore, 2016 | lapiaveeditore.it
 
toffoli-piovan-chiesa-distrutta1917-1918 Un anno di invasione e di soprusi Tutti i libri ... Don Alfonso Donadel
 
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