Antonio Bottero (Ormelle, 1850 - 1933)

[A cura di Giuliano Ros]
Letterato veneto nato a Ormelle1. Docente di Storia presso il seminario vescovile di Treviso (1877-1927), è stato presidente del comitato diocesano dell’Opera Pia dei Congressi “Luigia Codemo”, segretario al 18° Convegno dell’Opera Congressi di Taranto (1901), vice-presidente del Comitato Diocesano per l’Istruzione del Popolo “Turazza” e assessore della Pubblica Istruzione per il Comune di Treviso. Membro della borghesia clerico-moderata, dirigente del movimento clerico-contadino trevigiano e seguace del pensiero del prof. Giuseppe Toniolo, difese «con vigilanza, prudenza ed energia» l’opera Pia dei Congressi dall’insorgere di forme di «democrazia non genuina» (F. Ferretton)2. Criticato dai socialisti trevigiani, che lo accusarono di essere uno dei «doppiogiochisti clerico-moderati urbani […] soprattutto interessati, oltre che ai loro giochi di potere, a impedire che le masse contadine divenissero preda del socialismo ateo»3, venne proposto dallo stesso papa Pio X come esponente della Direzione Diocesana alle elezioni comunali di Treviso (1914)4.
A Ormelle è stato padrino di una bambina in seno alla famiglia Camerotto5 e consigliere comunale (1920-26). Nella seduta pubblica dell’11 luglio 1925 raccomandò l’approvazione della spesa per il ricorso alla Cattedra Ambulante di Agricoltura6 di Oderzo-Motta perché fossero «intensificati i campi di coltura agricola» e non mancasse mai «l’aiuto e l’appoggio dei cattedratici»7. Eminente figura di insegnante e cattolico fervente (G. Piovesana)8, celebrato come «il primo eroico pioniere laico del movimento cattolico diocesano» (G. Benvenuti)9, venne insignito del titolo di cameriere di Coppa e Spada (1903) e di commendatore dell’Ordine di San Silvestro Papa (1927). Dopo il funerale, celebrato nella chiesa monumentale di san Nicolò di Treviso, venne tumulato nel cimitero di Ormelle «con concorso di popolo mai visto»10.
Tutti gli scritti sono conservati nel fondo “Bottero Antonio” presso l’archivio del Seminario Vescovile di Treviso. Il fondo è costituito da sette buste, che raccolgono la documentazione personale, gli scritti e la corrispondenza. Nelle prime tre buste è conservata la corrispondenza privata e ufficiale, ordinata cronologicamente e per destinatario; nella quarta la documentazione riguardante il Comitato Elettorale Cattolico e l’Opera dei Congressi. La busta n. 5 raccoglie le composizioni poetiche e in prosa, sia manoscritte sia a stampa. La busta n. 6 conserva la documentazione riguardante l’associazione magistrale «Nicolò Tommaseo», mentre nell’ultima busta è raccolta la documentazione personale e gli appunti di storia11: Nozze Carrer-Candiani (1880), Per le nozze del prof. Federico dott. Soldati con Antonietta Michielli (1881), A Giuseppina Mantovani Monterumici (1882), A Maria Bernardi Bianchini nel suo compleanno povero segno di affetto grato e riverente questi versi offre (1883), L'Angelo e il fanciullo (1883), Ormelle (1884), Cenni di storia patria (1887), A Rosina Cucchetti nel dì fausto e solenne che al dottore Carlo Paganuzzi si marita (1889), Per nozze: alla signorina Margherita Carrer (1889), Ai presidenti dei sotto comitati diocesani (1907), Alla gentile e buona fanciulla Edvige Dal Maschio, all'ingegnere Alessandro Rubinato (1910). Altre opere non datate: Sera di maggio (?), Educazione ed istruzione (?), Economia sociale cristiana (?).

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  • 1 «Il 11 giugno 1850 // Giovanni Antonio Bottero di Vincenzo del fu Giovanni e di Angela Da Rovere del fu Angelo sua legittima moglie, nacque jeri alle 3 di mattina, battezzato oggi dal sottoscritto. Padrino Vito Dal Pio Ospitale. Ostetrica Maria Negro. D. Giovanni Perizzolo Arcip.e». [Libro dei Battezzati (1827-55), AP Ormelle, 11/6/1850]
  • 2 Silvio Tramontin, La Chiesa trevigiana dalla caduta della Repubblica al Concilio Vaticano II, in Aa.Vv., Diocesi di Treviso, Padova 1994, p. 260.
    3 Livio Vanzetta, Ernesto Brunetta, Storia di Treviso, Padova 1988, pp. 79-80.
  • 4 Pio X, Lettera a mons. Giacinto Longhin (7/11/1913), in Livio Vanzetta, Ernesto Brunetta, Storia di Treviso, Padova 1988, p. 108.
  • 5 «Il dì 15 novembre 1900 // Camerotto Maria Anna Pia di Pietro Simeone fu Giovanni e di Costariol Teresa Anna fu Giovanni, legittimi conjugi, nata il dì 12 novembre 1900, ore 4 a.m., è stata solennemente battezzata oggi 15 d.to dal sottoscritto Pilla Dn. Giovanni Arcip. essendo padrino al S. Fonte Bottero Antonio fu Vincenzo di Ormelle. Teso Brusatin Italia Levatrice comunale. Pilla Dn. Giovanni Arciprete» [Libro dei Battezzati (1889-1901), AP Ormelle, 15/11/1900]
  • 6 Le Cattedre Ambulanti di Agricoltura erano enti pubblici autonomi consorziali aventi personalità giuridica e sottoposti alla vigilanza del Ministero dell’Agricoltura, riconosciuti con la Legge n. 513 del 13 luglio 1907, aventi il compito di diffondere l’istruzione tecnica fra gli agricoltori, di promuovere in ogni ramo il progresso dell’agricoltura e disimpegnare i servizi agrari che loro vengano attribuiti dallo Stato e dal Consiglio Provinciale dell’Economia [www.treccani.it]. La loro attività «è stata in ogni campo notevolissima e ha potentemente contribuito al progresso dell’agricoltura nazionale». [Enrico Fileni, Sviluppo delle cattedre ambulanti di agricoltura in Italia. Comunicazione al XIII Congresso internazionale di agricoltura, Roma 1927]
  • 7 Deliberazione del Consiglio Comunale (AC Ormelle), 11/07/1925.
  • 8 Giuseppina Piovesana, Personaggi importanti nelle vie e nelle piazze dell’Opitergino-Mottense, Oderzo (TV) 2001, p. 133.
  • 9 Giuseppe Benvenuti, Il prof. Antonio Bottero: Il primo eroico pioniere laico del movimento cattolico diocesano, in «Vita», 25/05/1969, p. 8 e 1/06/1969, p. 6.
  • 10 Registro dei morti (1932-74) (AP Ormelle), 1933, n. 4.
  • 11 Fondo “Bottero Antonio”, Archivio Seminario Vescovile di Treviso [siusa.archivi.beniculturali.it]