Il mosaico di tessere lapidee bianche e nere di forma quadrangolare fu rinvenuto a Oderzo nella seconda metà dell’800 nella zona di villa Bortoluzzi, nel quartiere di San Martino, tra via San Giuseppe e via Masotti, in un terreno di proprietà del conte Revedin che lo donò poi al Museo Civico di Treviso dov'è tuttora conservato. Presentava un’ampia macchia di bruciato, causata, probabilmente, dall’incendio che dovette segnare la fine del vano di cui era pavimentazione.
Gli elementi decorativi che formano la fitta trama di questo mosaico si ritrovano in altre opere musive romane, soprattutto della Venetia (la X Regio), riferibili al I e al II secolo d.C. I motivi meno consueti sono quelli della corona e dei tralci. Il tralcio stilizzato con duplice voluta trova però un puntuale confronto in un mosaico di Aquileia databile al II secolo, epoca in cui si inquadra anche questo esemplare.

  • Mosaico pavimentale | Autore scheda in catalogo: Margherita Tirelli - Restauro: Diego Malvestio e C. - Ente di Tutela: Soprintendenza Archeologica del Veneto, Edizione Restituzioni 1992 | restituzioni.com