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Sergio Frigo / Daniela De Donà, I luoghi degli scrittori veneti | LiberalBelluno - Le Conversazioni in Taverna | youtube.com

I testimonial scelti vanno da Ippolito Nievo a Tiziano Scarpa, passando per Emilio Salgari, Dino Buzzati, Giuseppe Berto, Andrea Zanzotto, Luigi Meneghello, Mario Rigoni Stern, Goffredo Parise, Antonia Arslan, Andrea Molesini, Massimo Carlotto, Vitaliano Trevisan, a cui si aggiungono decine di altri nomi. Questa "guida turistico-letteraria" di Sergio Frigo (I luoghi degli scrittori veneti, Ed. Mazzanti) è sia il racconto di un territorio e una comunità umana sia un viaggio nel tempo con le parole di 27 scrittori, fra i più importanti e popolari da metà Ottocento a oggi, e con le immagini di una settantina di luoghi a loro cari, immortalati nei loro libri, in cui spesso si intrecciano vicende di autori appartenenti a epoche storiche lontane e si dipanano anche relazioni inaspettate tra loro.
Può capitare così che una piccola altura come il monte Sperone, sopra Sospirolo, abbia visto la prima ascensione del quattordicenne Dino Buzzati, nel 1921, le vacanze di Alberto Ongaro e dei suoi amici veneziani, le prime esperienze resistenziali di Luigi Meneghello, le passeggiate dell’adolescente Antonia Arslan, negli anni ʼ50 mentre il sottostante paese di Susin ospitava nobili e artisti come una piccola Cortina. Oppure si può scoprire un filo che unisce Antonio Fogazzaro ed Ernest Hemingway, legati a due giovani donne imparentate fra loro: Yole Biaggini Moschini, a cui è ispirata la protagonista di Piccolo mondo moderno, Jeanne, e la pronipote Adriana Ivancich Biaggini, amata alcuni decenni dopo dallo scrittore americano e immortalata nella figura di Renata in Di là dal fiume e tra gli alberi. O ancora si può sorridere dello strano incontro a Erto fra il dandy Giovanni Comisso e il giovane Mauro Corona, da questi immortalato nel suo Gocce di resina.
Alcune zone della regione si sono rivelate, dal punto di vista letterario, più fertili di altre. È come se ai tradizionali distretti industriali si fossero affiancati dei distretti letterari che hanno saputo diventare catalizzatori di scrittura: a parte il caso a sè stante di Venezia, mèta da sempre dei grandi maestri di tutte le arti, dal Veneto e dal mondo, e l’eccezionale fecondità letteraria di Vicenza, c’è il Piave di Buzzati, Comisso, Noventa, Parise, Zanzotto, oltre naturalmente a Hemingway; e ancora l’Altopiano dei Sette Comuni, la Valpolicella, terra di letterati, da Dante a Pindemonte, fino al Solighese, di Andrea Zanzotto e Luciano Cecchinel, e ancora la cosmopolita Asolo e la mondana Cortina.

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